Carissimo don Paolo,
mentre cercavo alcune foto di questo tuo primo anno da prete, ho trovato questo scatto preso proprio appena dopo la tua ordinazione in Duomo. Ci sei tu, emozionato e felice, stupito e radioso, in quel momento tanto particolare quanto atteso. Sei ripreso in un bellissimo abbraccio, non tanto di una persona particolare, ma vedo, in quello stringersi gioioso e affettuoso, l’amore che la Chiesa ha per te e che tu hai per lei; è l’abbraccio di tutti e con tutti. Sei chinato, quasi avvolto in una stretta che ti fa scoprire figlio amato, ma allo stesso tempo sei tu che abbracci e che esprimi in un gesto molto umano la tua scelta di rivolgerti sugli uomini e le donne che il Signore ti pone accanto. È l’abbraccio che tu doni, ma è anche l’essere tirato là dove non te lo aspetti, sei preso dalla vicenda di fratelli e sorelle che Dio ti affida. A volte si è tirati giù e si può venire consumati, perché il Vangelo e la realtà in cui si incarna non li progettiamo noi, ma ci prendono e ci chiedono tutto. È la missione del prete, darsi tutto a tutti, senza risparmio e rispondere a quello che la Chiesa nel mondo ci mette davanti. È un abbraccio totalizzante che ti prende e ti chiede una risposta, ti chiede di non essere né timido, né calcolatore, ma semplicemente di restituire l’abbraccio quando ti è dato. Spesso non sarà come immaginavi, molte volte non “abbraccerai” chi desideri perché non scegli i tuoi confratelli, i tuoi collaboratori, i tuoi parrocchiani, i tuoi ragazzi, ma ti trovi “abbracciato” da quell’oratorio, da quel prete, da quel paese, da quel povero, da quella realtà che non scegli ogni volta, ma che hai scelto il giorno del tuo sì a Dio.
Non temere don Paolo, quell’abbraccio, quello della foto, quello che ho cercato di descriverti, è anche l’abbraccio di Gesù, che non ti chiede cose da poco, ti chiede tutto, ti tratta da uomo e però, subito, ti dà tutto sé stesso, non ti lascia solo e in balia di nulla, ti protegge, ti consola, ti salva.
Caro don Paolo, abbraccia piuttosto che allontanarti;
lasciati abbracciare don Paolo;
non smettere di abbracciare don Paolo.
Buon primo anniversario don Paolo,
tuo don Matteo…e con me, credo, tante e tante persone che dicono grazie a Dio e a te per il tuo essere uomo e prete (che “forse” è la medesima cosa alla fine).
Qui sotto un po’ di foto di questo primo anno di ministero fra noi 🙂