Ogni anno, durante la Quaresima, la Chiesa invita a celebrare i Missionari martiri con una Giornata di preghiera e digiuno che prelude tanto al Venerdì Santo, quanto alla Pasqua. Si svolge il 24 marzo, una data non casuale: si tratta del giorno in cui, nel 1980, monsignor Oscar Arnulfo Romero, Vescovo di San Salvador, venne ucciso mentre celebrava l’Eucarestia. La celebrazione prende ispirazione da quell’evento per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la loro vita per il Vangelo. Nel 2022 ricorre la 30ma edizione della Giornata, per la quale si è voluto sottolineare nel tema l’aspetto della “voce” dei martiri, che è Voce del Verbo.


Secondo i dati raccolti dall’Agenzia Fides (leggi qui il rapporto), nel 2021 sono stati uccisi nel mondo 22 missionari: 13 sacerdoti, un religioso, due religiose e 6 laici. Riguardo la ripartizione continentale, il numero più elevato si registra in Africa, dove sono stati uccisi 11 missionari (7 sacerdoti, due religiose e due laici); segue l’America con 7 missionari uccisi (4 sacerdoti, un religioso e due laici), quindi l’Asia, dove sono stati uccisi tre missionari (un sacerdote e due laici) e l’Europa, dove è stato ucciso un sacerdote. Dal 2000 al 2020 sono stati uccisi nel mondo 536 missionari. Negli ultimi anni Africa e America si alternano al primo posto di questa tragica classifica.

PROPOSTA IN DECANATO STASERA: