C’è un momento, nella vita di una comunità, in cui il tempo sembra fermarsi e il cuore batte all’unisono. È accaduto in una pagina straordinaria di fede e condivisione al pellegrinaggio a Roma per vivere insieme il Giubileo 2025.
Ci siamo uniti alla Comunità Pastorale di Treviglio e, con oltre 600 persone, famiglie, giovani, anziani, bambini, volontari… spinti dal desiderio di sentirsi parte di qualcosa di più grande siamo andati in pellegrinaggio a Roma. Un un viaggio soprattutto dell’anima. Quel treno, partito nel cuore della notte, non trasportava solo corpi, ma speranze, sogni, preghiere.

Un’organizzazione impeccabile ha permesso che tutto si svolgesse in armonia. Noi della Comunità Pastorale Divina Misericordia di Bellinzago, Cambiago e Gessate, ci siamo sentiti in famiglia, veramente accolti dai Trevigliesi e dal loro parroco don Norberto.
Non è stato solo un viaggio verso una città, ma un’esperienza che ha unito generazioni diverse in un’unica, profonda emozione: la gioia di camminare insieme nella fede.

Il momento più toccante è arrivato con la celebrazione della Santa Messa nella maestosa Basilica di San Pietro. Lì, sotto l’abbraccio imponente del colonnato berniniano, davanti all’altare che custodisce le radici della cristianità. Pregare insieme, in quel luogo carico di storia e spiritualità, ha reso ogni passo del cammino ancora più significativo.
Non è stato solo un evento, ma un dono. Un frammento di eternità vissuto nel presente, che resterà inciso nei ricordi e nel cuore di ciascuno. Quel treno, che ci ha uniti al cuore della cristianità, è diventato simbolo di speranza, di unità, di amore che si fa strada. Un viaggio che continuerà, giorno dopo giorno, nei gesti quotidiani di chi c’era — e ha portato Roma nel cuore.
articolo liberamente tratto dal sito della Comunità Madonna delle Lacrime di Treviglio