Venerdì santo 2022.
Abbiamo vissuto, abbiamo percorso la Via Crucis attraversando i nostri paesi uniti da un nuovo cammino iniziato negli ultimi anni diventando Comunità Pastorale.
Mentre ripensavo a questo momento mentre tornavo in casa dopo il lungo cammino e la preghiera intensa e sentita commentavo tra me il sentimento provato di aver fatto qualcosa di bello.
Una “BELLA” VIA CRUCIS!?!
Sì, ho pensato che abbiamo fatto una bella via Crucis, ma poi mi sono subito chiesto come si possa definire bella una via della Croce, una via del dolore, una via che si conclude con la morte! Ci siamo sentiti uniti al Papa che a Roma, contemporaneamente, ha fatto anche lui la via Crucis pregando specialmente per la pace, e certo non si può dire bella la durezza di cuore dell’uomo che sperimenta la guerra; c’è chi genera il conflitto e chi lo subisce, due situazioni differenti, ma è sempre il Male che segna la vita degli uomini. Nemmeno il desiderio di superare divisioni è stato rispettato pienamente e ha fatto discutere l’invito a due donne, una russa e una ucraina, a portare la croce; la scelta di unire è stata attaccata dal male del giudizio, del pregiudizio, della polemica.
Possiamo dire veramente che una via Crucis è “BELLA”?
Credo proprio di sì, ma non per la suggestione del momento, non per la cura dei particolari “scenografici” (che sono un semplice aiuto allo sguardo), non per la perfezione dello svolgimento del cammino (anche se chi lo ha curato ha donato un aiuto preziosissimo) e nemmeno per lo svolgimento della preghiera ben strutturata (anche se è stato bello cogliere la disponibilità di tutti a leggere e collaborare nello svolgimento del rito!). La via Crucis è bella perché ci mostra la via dell’Amore! Si è trattato ancora una volta di un segno della presenza di Gesù Cristo in mezzo a noi che ha voluto mostrarci il suo volto di amore, il suo cuore aperto, le sue braccia spalancate in un dono di sè che lo ha portato a al sacrificio. la via Crucis è bella perché ci vede e ci fa camminare insieme nella semplicità e in mezzo ai luoghi del nostro vivere quotidiano, quasi a dirci che come il Signore è presente anche lì, noi gli rispondiamo imparando ad amarci camminando insieme.
È stata una bellissima via Crucis quella di quest’anno perché non è finita, Gesù ha dato il via e noi continuiamo a percorrere INSIEME -con tutta la pazienza e le attenzioni che servono e serviranno- una via di amore che è il coraggio di farsi carico degli altri, delle proprie fatiche e di quelle degli altri. Insieme il cammino è possibile, la via è percorribile, anche se appare faticosa, esigente, dolorosa.
Da Gesù Amore impariamo l’amore che si sperimenta nella comunione, cioè nel vivere l’unione fraterna in un cammino che procede in mezzo e incontro agli altri e lo impariamo nella forma del dono, pronto anche al sacrificio di sè.

QUI SOTTO SCORRONO ALCUNE IMMAGINI DELLA “NOSTRA” VIA CRUCIS, VENERDI SANTO 2022: